Lezione 12

Ordinamento alfabetico per lingue diverse dall’inglese

Il programma BibTeX è stato scritto in primo luogo per occuparsi di riferimenti bibliografici in lingua inglese. Per questo motivo, presenta importanti limiti nella gestione dei caratteri accentati, ed è ancora più limitato con quelli di alfabeti non latini. Biber, invece, è stato scritto da zero per gestire correttamente tutte le lingue, anche quando si trovano mescolate in una stessa bibliografia.

Ciò significa che se devi comporre una bibliografia e ordinarne i riferimenti in un ordine diverso da quello inglese, dovresti adoperare biblatex + Biber e non natbib + BibTeX.

Collegamenti ipertestuali

Caricando il pacchetto hyperref (come descritto in una lezione precedente), alcuni elementi della bibliografia verranno trasformati automaticamente in collegamenti ipertestuali. La cosa è particolarmente utile per URL e DOI.

Differenze tra gli stili di BibTeX e buone pratiche

Sebbene la sintassi generale dei file .bib sia sostanzialmente identica tanto per BibTeX quanto per biblatex, l’insieme dei campi ammessi (quelli che poi verranno adoperati dallo stile) dai diversi record e il loro significato esatto non solo possono variare tra i due programmi, ma anche tra diversi stili di BibTeX. Quasi tutti gli stili hanno in comune un ampio insieme di record e campi fondamentali, ma alcuni campi differiscono tra loro.

Prendiamo l’URL, per esempio. Alcuni vecchi stili BibTeX .bst (in particolare gli stili BibTeX ‘standard’ come plain.bst, unsrt.bst, eccetera) sono antecedenti all’invenzione dell’URL e non prevedono un campo dedicato a una risorsa on-line. Per risolvere il problema si può indicare l’URL nel campo howpublished. Gli stili più recenti, invece, prevedono il campo url e non presentano alcun problema.

Per poter sfruttare appieno il potenziale dello stile che hai scelto, dunque, dovrai scoprire i campi che ammette e la loro semantica.